13 novembre 2015

V/A “Red Bolatiero” C62 (Teen Action Records) review on Cassette Gods!

There’s a whole lot of really great stuff going on with this here experimental/noise/drone/soundtrack compilation of sound sculptors from all over the western map.  Some tracks are chaotic, a mantra of repeating synth ditties and out of sync, repeating field recordings looping in and out of time with each other, sometimes creating warm, serene poses, and others, outright I-lost-my-four-year-old-by-the-dunk-tank nightmares. Between these vignettes lay hefty swaths of electro-acoustic feedback manipulation (most notably Wound from Italy, Hollowfonts from Tampa, FL USA and Qrux from ???) that I’m damn glad I got to hear and will be looking out for future releases by, redirecting my attention to the fine sound-art that Phinery Records in Denmark and Sacred Phrases in Ft. Wayne, Indiana, USA are steadily churning out! It’s a pretty wild ride to have so many stylistically different artists, all tied together through abstraction and the ability to create moods out of thin, vibrating air molecules, and I think this release is wellllll worth repeated, eyes-closed-with-headphones listening.

See: Not quite a snuggle soundtrack, praying with dying machines, meditative swaying, blank stares. (Jacob An Kittenplan)

http://cassettegods.blogspot.it/2015/09/va-red-bolatiero-c62-teen-action-records.html

Wound "And Nothing Will Be The Same" cs review on Sodapop!


Wound – And Nothing Will Be The Same (Spirit Throne, 2014)
Ha un che di funereo, nel suo candore intaccato solo da fiori raffigurati in toni di grigio, questo nastro del progetto romano Wound (che sì, fa parte della serie di lost tapes tardivamente recuperati durante l’estate): due facciate per una ventina di minuti, a mio modo di vedere il tempo giusto per godere pienamene di questo tipo di musica.
In realtà And Nothing Will Be The Same si farebbe ascoltare anche più a lungo, grazie a una scrittura capace di tenere vivo l’interesse, senza eccedere in ecclettismi e variazioni ma creando una narrazione dove la successione dei momenti ci guida con una certa logica dall’inizio alla fine dei brani. Through Skin parte fra rumori concreti e droni analogici che sfociano in un crescendo noise dal quale ci eleviamo sulle ali di suoni riverberati che ci allontanano dal rumore che sembra esplodere sotto di noi: un bell’esempio di ruvida psichedelia. Percorso inverso segue, sull’altra facciata, Broken Words, che parte minimale e divertita con spipoli elettronici che giocano a rimpiattino coi bordoni rumorosi, ma poi la tensione sale e dopo un apparente momento di quiete siamo investiti da una tempesta  elettrica dalla quale ci salva solo l’improvviso taglio che riporta il silenzio. Un lavoro breve ed intenso, un altro tassello nello scuro mosaico di Wound. (Emiliano Zanotti)

http://www.sodapop.it/rbrth/reviews/2208-wound-and-nothing-will-be-the-same-spirit-threone-2014.html